Ponti termici particolari: 2 casi studio

Il tema dei ponti termici ha un ruolo sempre più importante nella progettazione degli edifici con impatti decisivi riguardo la riqualificazione energetica. In un precedente articolo abbiamo analizzato alcune tra le tipologie più comuni di ponti termici come serramenti, balconi e gronde, ma la realtà ci pone sempre di fronte a nuove sfide e a ponti termici insoliti, non semplici da considerare e calcolare. Vediamo ora un esempio concreto, anzi due, dove una azienda che lavora in tutta Europa ci ha chiamati per analizzare ponti termici di strutture distanti dal nostro quotidiano, in Francia e in UK.

1) Modellazione 3D di un ponte termico

Un edificio in Francia aveva un problema di condensa al piano sottotetto dovuto a una unità di trattamento aria installata in copertura. Il macchinario era stato fissato con dei piedini di appena 50 millimetri di diametro che bucavano l’isolante.

In questo caso, anziché la tradizionale analisi bidimensionale, abbiamo fatto affidamento a una modellazione 3D con elementi finiti. Dopo aver studiato le foto, il progetto e i disegni tecnici, abbiamo calcolato il ponte termico arrivando alla conclusione che la condensa era dovuta proprio ai piedini tubulari che, in quanto cavi e forati, lasciavano entrare aria fredda nella porzione a contatto con il tetto.

Il problema è stato risolto così in maniera piuttosto semplice, inserendo schiuma isolante dentro i piedini per evitare il passaggio d’aria. Senza una analisi tridimensionale del ponte termico non saremmo riusciti a risolvere il caso dimostrando numericamente la correttezza della soluzione proposta.

2) Trasmittanza termica del telaio 

In Italia normalmente gli edifici oggi vengono costruiti con muratura il laterizio e cappotto esterno. Ma all’estero, e qui parliamo di Leeds, in UK ci sono altre tecniche costruttive e l’azienda cliente ci ha chiesto di studiare il ponte termico di una parete di un edificio residenziale costruita a secco con legno, telaio metallico e uno strato isolante nel mezzo. Quanto incide il telaio nella struttura dal punto di vista della trasmittanza termica?

In Italia non esiste una norma che riguarda il telaio perché è un elemento che non appartiene alla nostra tradizione costruttiva.

Abbiamo così fatto affidamento alla norma UK che invece considera questo aspetto a dir poco fondamentale visto che considerando il telaio metallico si ottiene un incremento del 40% della trasmittanza! Un dato importantissimo da considerare in fase di progettazione.

Entrambi questi casi studio dimostrano la varietà dei ponti termici presenti in architettura e l’importanza di eseguire calcoli accurati.

Vuoi saperne di più sui ponti termici? Vai al nostro primo articolo sul tema.