Ne abbiamo discusso in un recente webinar di Eurhonet con una lezione del Dr. Dietmar Siegele che ha divulgato le riflessioni emerse da una ricerca condotta dall’Istituto Fraunhofer Italia Research Scarl – Innovation Engineering Center che ha provato ad applicare l’AI su tutte le fasi dell’implementazione di un progetto: dal sopralluogo e rilievo di un edificio fino alla sua costruzione.
Una premessa fondamentale è che la realtà odierna è estremamente complessa. Mentre nell’antichità lo sviluppo di un’opera prevedeva lunghe tempistiche e l’utilizzo di pochi elementi, oggi dobbiamo considerare una moltitudine di componenti che si muovono in una situazione dinamica in continua evoluzione. Ed è proprio la grande quantità di input da gestire che richiede l’intervento dell’intelligenza artificiale per evitare il caos.
Ad oggi esistono delle applicazioni AI che intervengono su singoli passaggi ma manca uno strumento collaudato che possa racchiudere l’intero workflow. Siamo in una fase di sperimentazione e non è chiaro se il trend di sviluppo dell’intelligenza artificiale porterà a un tool in grado di coprire ogni fase del processo.
Fase 1 > Sopralluogo e rilievo dell’edificio
Esistono già degli strumenti che misurano l’edificio e ne ricostruiscono la geometria 3D (laserscanner) ma l’intelligenza artificiale ci permette di fare uno step in più. Perché l’AI aggiunge delle informazioni importanti al modello informatico su ciò che è stato rilevato, come ad esempio il materiale di una finestra o le caratteristiche di altri elementi della struttura. Sono dettagli che senza AI devono essere aggiunti manualmente. Ad oggi, il limite di queste applicazioni è che serve sempre un check umano per validare l’informazione.
Fase 2 > Bozze alternative del progetto
Nella fase di drafting in cui occorre proporre al committente varie alternative progettuali, l’intelligenza artificiale può offrire un valido supporto. Isolamento dentro o fuori? Doppio o triplo vetro? Che tipologia di impianto installare? Su progetti complessi, che riguardano ad esempio l’efficienza energetica, considerare ogni variabile è difficile e fare un elevato numero di simulazioni può richiedere un impegno importante. Con gli algoritmi dell’AI, una volta inseriti i dati, possiamo invece ottenere centinaia di simulazioni in tempo reale con infinite diverse combinazioni. A partire da queste ipotesi possiamo creare altri parametri per scremare i risultati fino a convergere sulle migliori soluzioni, all’interno di una evoluta collaborazione uomo-macchina dove la tecnologia è al servizio dell’essere umano.
Fase 3 > Scelta dell’opzione
Anche nella fase di decision making l’intelligenza artificiale può dare un contributo significativo con la possibilità di effettuare ulteriori valutazioni e simulazioni, con un dettaglio sempre maggiore. Ad esempio per il calcolo energetico, a partire dal nostro file di dati possiamo chiedere all’AI di calcolare come consumare meno, come ottimizzare le tempistiche o come rispettare determinati criteri di sostenibilità.
Fase 4 > Costruzione
Esisterà un futuro in cui delle macchine svolgeranno l’intero processo edilizio unendo robotica e intelligenza artificiale? Muratori, idraulici ed elettricisti saranno sostituiti da dei robot? Al momento si stanno sperimentando ad esempio degli attuatori meccanici in grado di prendere il mattone e riposizionarlo e l’AI potrebbe permetterci di dare istruzioni alle macchine con il linguaggio naturale senza bisogno della figura del programmatore. Ma la verità è che siamo ancora piuttosto lontani da uno scenario in cui l’AI possa dare un contributo significativo nella fase di costruzione. I professionisti che lavorano in cantiere possono dormire (per ora) sonni tranquilli.
In generale, nel nostro settore, oggi l’intelligenza artificiale sembra orientarsi verso una innovazione a supporto dell’essere umano e non una tecnologia rivolta alla sostituzione delle varie figure specializzate. I progetti richiedono la gestione di una mole sempre più imponente di dati e l’AI può aiutarci a gestirli, e a ottenere informazioni più precise e in maniera più veloce, efficientando il lavoro. Di fronte a una automatizzazione sempre più spinta di alcuni processi, l’incognita è come accumulare esperienza e mantenere la visione di quello che stiamo facendo, senza diventare dei meri inseritori di prompt. In un mondo in continua evoluzione, il prossimo futuro darà molte risposte alle nostre domande.